Leyna Bloom

1993

Wall of Pride - Leyna Bloom

1993

The Polynesian Princess, nella migliore tradizione delle ball, si prende la scena ed è la regina. Lei, corpo e anima, donna trans, donna nera, donna asiatica americana. Tutte queste identità, una per una, mai domate e sempre rivendicate, l’hanno resa oggi icona indiscussa, ma anche consapevole che nella vita i tuoi spazi devi prenderteli, senza aspettare che qualcuno ti dia il passo.

Arrivata a New York, me ne andavo in giro con la mia piccola valigia rossa sperando che qualcuno mi scoprisse per strada, quindi sorridevo a tutti, carica di aspettative.

La sua carriera di modella è il seguito naturale suo successo nelle ball perché, lo sappiamo, quando nasci ai margini in una società che vuole renderti invisibile, il solo camminare a testa alta è un atto politico. E Leyna (all’epoca Mother Leyna Miyake Mugler) sfila fiera e feroce come una leonessa, tra le migliori in assoluto nel serving face.

Ho trovato il mio posto dopo essermi sorbita per tutta la vita domande di gente che non capiva se fossi uomo o donna.

Nella moda Leyna vuole riscrivere i codici estetici, facendo del corpo statuario un mezzo per ridefinire il concetto di canone in chiave non sessualizzante. Nel 2014 appare in una copertina storica di Candy Magazine, insieme a 13 colleghe trans. È il suo coming out pubblico ed è solo l’inizio. Nel 2018 lancia una provocatoria campagna social proponendosi a Victoria Secret come prima modella transgender: il tweet è virale e segna l’inizio di una crisi profonda per il brand, che viene universalmente criticato per la mancanza di modelle non bianche, non cisgender, non magre.

My autonomy and my anatomy are beautiful. I want people to see that, and to see that you can be respected, appreciated and loved regardless of your body shape, sexuality and the color of your skin.

Prime volte: diverse. Prima modella trans sulla copertina di Vogue India; prima attrice protagonista trans di colore sul red carpet di Cannes; prima modella trans di colore nella copertina della nota Swimsuit Issue di Sports Illustrated.

This moment is bigger than my wildest infinite dreams.
In this moment, I am a representation of all the communities I grew from, and all the communities I’m planting seeds in.

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