Elly Schlein

1985

Wall of Pride - Elly Schlein

1985

Premetto che sono molto riservata sulla mia vita personale. Ho amato molti uomini e molte donne. In questo momento sono impegnata con una ragazza, finché mi sopporta.

L’orientamento sessuale non va scritto nel biglietto da visita. Questo è certo. Quando ci si trova in un contesto nuovo non è la prima notizia da dare di sé. Però poi arriva quel momento in cui senti che dovresti dire qualcosa, perché magari intorno a te si sta parlando della famiglia o delle relazioni o magari perché ti hanno chiesto se hai una compagna o un compagno. E in pochi istanti devi decidere se dichiararti oppure trovare un modo per eludere la domanda. Sia chiaro, non c’è una scelta corretta; è un momento privato e non sindacabile, mai.

Ma proprio per questo alcuni coming out pubblici hanno un particolare peso specifico: escono dalla sfera privata e assumono un valore sociale.

La risposta di Elly Schlein alla domanda diretta “lei è fidanzata?” ha molto a che fare con la sua sfera pubblica e politica. La naturalezza del suo gesto, non cercato ma comunque spontaneo, ci fa respirare l’aria di una normalità –usiamo il termine con coscienza – a cui non siamo abituati. E lo fa in un contesto, quello della politica, che troppo spesso usa la sessualità come propaganda: fai quello che dico, non quello che faccio.

Elly invece ci mette la faccia, non deve dimostrare niente, anche se alle donne è sempre richiesto di giustificarsi. Politicamente ha già dimostrato il suo valore, a prescindere dall’orientamento.

Radici europee e antifasciste, cittadina del mondo, una storia personale nell’attivismo sociale e nella politica, sempre tra la gente e sempre con lo sguardo agli ultimi. Nel 2014 entra nel parlamento europeo, dove si occupa di diritti, immigrazione, giustizia fiscale, conversione ecologica, lotta alla corruzione. Terminata l’esperienza in Europa, si candida al consiglio regionale dell’Emilia-Romagna con una lista di sinistra “minore”. Non solo è la candidata più votata in Emilia-Romagna nelle elezioni regionali del 2020, ma risulta anche la più votata nell’intera storia della regione. Attualmente è vicepresidente del Consiglio regionale.
Dichiaratemene bisessuale. Ed è importante perché se le persone nelle istituzioni dimostrano coerenza con la loro lotta politica, allora anche il coming out privato ci apparirà sempre meno complicato.

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